
Antibiotici: scatta la richiesta dell’Ema sull’uso dell’Azitromicina, ecco il motivo
L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha lanciato un segnale importante per la sanità pubblica in tutta l’Unione europea: l’uso dell’azitromicina, uno degli antibiotici più diffusi della famiglia dei macrolidi, dovrà essere ridefinito e più rigorosamente regolato per preservarne l’efficacia e limitare il fenomeno crescente dell’antimicrobico-resistenza.
Una raccomandazione che arriva al termine di una revisione approfondita condotta dal Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema, che ha esaminato le indicazioni autorizzate per tutti i farmaci a base di azitromicina, somministrati sia per via orale che endovenosa. Il parere del Comitato sarà ora inviato alla Commissione europea, che adotterà una decisione vincolante per tutti i Paesi membri dell’Ue.
Azitromicina: un antibiotico essenziale ma da usare con cautela
L’azitromicina è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità un antibiotico “essenziale”, grazie al suo ruolo fondamentale in molte terapie cliniche. Tuttavia, rientra anche nella categoria “Watch” dell’elenco AwARe dell’Oms, riservata ai farmaci con un alto rischio di promuovere lo sviluppo di resistenze batteriche. Proprio per questo motivo, il suo impiego deve essere limitato a indicazioni molto precise e attentamente monitorato.
Negli ultimi anni, infatti, uno studio commissionato dall’Ema ha evidenziato un aumento significativo dell’uso di azitromicina in Europa, sia tra gli adulti sia nei bambini. Questo incremento ha fatto scattare un campanello d’allarme, considerando che la resistenza batterica a questo antibiotico è in crescita.
Nuove indicazioni e limitazioni
Tra le principali modifiche raccomandate dal Comitato c’è la sospensione dell’uso orale dell’azitromicina per alcune condizioni in cui l’efficacia è dubbia o il rischio di resistenza è particolarmente elevato. Tra queste spiccano l’acne vulgaris moderata, l’eradicazione dell’Helicobacter pylori (il batterio responsabile di infezioni gastriche e ulcere), e la prevenzione delle riacutizzazioni dell’asma, sia eosinofila sia non eosinofila.
Inoltre, sono previste restrizioni anche per l’impiego contro le infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori, come quelle che colpiscono naso, gola, bronchi e polmoni, ambiti in cui l’uso improprio ha contribuito all’aumento delle resistenze.
Va sottolineato che la revisione non riguarda i medicinali a base di azitromicina destinati ad uso topico, come i colliri, che rimangono fuori dal perimetro della nuova regolamentazione.