I sogni son desideri e aiutano pure a vivere meglio. Ma in Italia si dorme poco, è allarme insonnia: i rimedi

I sogni son desideri e aiutano pure a vivere meglio. Ma in Italia si dorme poco, è allarme insonnia: i rimedi

Come ogni anno il 25 settembre si è celebrata la Giornata Mondiale dei sogni, un’occasione per riflettere non solo sul valore simbolico e creativo del sognare, ma soprattutto sull’importanza di un sonno di qualità, spesso sottovalutata nella vita frenetica di oggi. Dormire bene non significa soltanto “riposarsi”: durante la notte il corpo e la mente avviano processi fondamentali, dalla rigenerazione cellulare alla regolazione emotiva, dal consolidamento della memoria al rafforzamento del sistema immunitario. Quando queste funzioni vengono compromesse da insonnia o sonno disturbato, le conseguenze si riflettono rapidamente sulla salute psicofisica, incidendo sull’umore, sulla capacità di concentrazione e persino sul metabolismo.

 

L’Italia che dorme poco

 

In Italia il problema del sonno è tutt’altro che marginale. Secondo le più recenti ricerche, circa 12 milioni di persone soffrono di insonnia, in forma cronica o occasionale. Si stima che un italiano su quattro abbia difficoltà ad addormentarsi o a mantenere un sonno continuo durante la notte, mentre un terzo della popolazione dorme meno di 6 ore, ben al di sotto delle 7-8 ore raccomandate per un corretto recupero. Il fenomeno riguarda anche i più piccoli: un bambino su cinque presenta disturbi legati al sonno, un dato che conferma quanto questo tema debba essere affrontato anche in ambito familiare ed educativo.

 

Il profilo epidemiologico mostra differenze significative tra uomini e donne: il 60% delle persone che soffrono d’insonnia sono di sesso femminile. A pesare sono anche fattori territoriali: al Nord si dorme in media un’ora in più rispetto al Sud, con punte di 7,5 ore in Val d’Aosta contro le 6,6 di regioni come Puglia e Sicilia. Non meno preoccupante è la diffusione dell’insonnia cronica, che colpisce circa il 6-7% degli italiani con episodi ricorrenti almeno tre volte alla settimana.

 

Cause e fattori scatenanti

 

Se le cause immediate possono essere lo stress, le preoccupazioni quotidiane, i ritmi di lavoro irregolari o l’abuso di dispositivi elettronici prima di coricarsi, è altrettanto vero che spesso a incidere sono più fattori combinati. Ansia, cambiamenti ormonali, condizioni mediche croniche e perfino cattive abitudini alimentari possono peggiorare la qualità del sonno.

 

I rimedi naturali per dormire meglio

 

Esistono però strategie semplici e naturali che possono aiutare a ritrovare un sonno ristoratore. La cosiddetta “igiene del sonno” resta il primo passo: rispettare orari regolari, creare un ambiente notturno silenzioso e confortevole, limitare caffeina e alcol nelle ore serali e ridurre l’uso di smartphone e computer prima di andare a letto. Possono aiutare anche tisane rilassanti a base di camomilla, melissa o valeriana, la meditazione e la respirazione consapevole, oltre a una moderata attività fisica durante il giorno.