
Malattie rare: per le donne un anno in più di attesa per la diagnosi. Il ruolo cruciale della galenica
In Italia, come nel resto d’Europa, la strada verso una diagnosi per chi è affetto da una malattia rara resta un percorso a ostacoli. Secondo i dati diffusi da Eurordis, rete europea delle associazioni per le malattie rare, il tempo medio per dare un nome a queste patologie è di 4 anni e 8 mesi. Ma la media nasconde una disparità significativa: gli uomini attendono in media 3,7 anni, le donne 5,4.
Un ritardo che non è solo statistica, ma che ha conseguenze concrete: un anno in più senza diagnosi significa un anno in più senza cure adeguate, con il rischio di complicanze, peggioramento clinico e aumento dei costi sociali.
Malattie rare: quando il farmaco “non conviene”
A complicare ulteriormente la vita dei pazienti rari è l’accesso ai trattamenti. Spesso, infatti, non esiste un farmaco industriale disponibile: le case farmaceutiche non investono in molecole che interessano poche centinaia di persone nel mondo, perché lo sviluppo di questi farmaci – detti “orfani” – non garantisce ritorni economici.
Di fronte a questo vuoto terapeutico, una risorsa preziosa arriva dalla galenica, l’arte farmaceutica che permette di creare medicinali su misura per il singolo paziente.
Galenica: farmaci su misura per chi non deve restare indietro
I preparati galenici consentono di allestire farmaci personalizzati per dosaggio, forma farmaceutica e composizione, rispondendo anche alle esigenze di chi soffre di allergie, intolleranze o necessita di concentrazioni particolari di principio attivo.
Nei casi di farmaci orfani, il farmacista – talvolta insieme allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare o alle farmacie ospedaliere – può ricreare il medicinale a partire dalle materie prime disponibili, offrendo così una chance terapeutica che il mercato ha abbandonato. La galenica, dunque, non è solo una tradizione, ma uno strumento essenziale per garantire il diritto alla salute a chi altrimenti sarebbe escluso dalle cure.
Un impegno che riguarda tutti
Ridurre i tempi di diagnosi, superare le disparità di genere e garantire farmaci adeguati ai malati rari richiede un’alleanza tra istituzioni, mondo scientifico e farmacisti. Il riconoscimento e il sostegno alla galenica devono diventare parte integrante delle politiche sanitarie, per non lasciare nessuno indietro.
In un contesto in cui la diagnosi arriva troppo tardi e le terapie industriali spesso mancano, la galenica è il ponte che colma il vuoto dell’industria farmaceutica, trasformando il diritto alla salute in realtà.