Deblistering: la nuova frontiera per un uso più responsabile degli antibiotici
L’Italia continua a distinguersi per un consumo di antibiotici più elevato rispetto alla media europea, con picchi nelle Regioni meridionali. Un fenomeno noto, ma spesso letto con troppa superficialità: per affrontarlo davvero servono analisi più accurate e soluzioni operative. Tra queste, il deblistering, ovvero il riconfezionamento personalizzato dei medicinali, sta attirando crescente attenzione.
Antibiotici, un consumo ancora troppo alto
Secondo i dati più recenti, quattro italiani su dieci hanno assunto antibiotici nel 2024. Una cifra che non deve però essere interpretata automaticamente come sinonimo di inappropriatezza. Le differenze territoriali, infatti, rispecchiano spesso condizioni socioeconomiche: nelle aree con scarso accesso all’odontoiatria, ad esempio, molti pazienti arrivano tardi alle cure e richiedono interventi che rendono l’antibiotico inevitabile. In casi così, la prescrizione elevata è più un sintomo del contesto che di cattive abitudini mediche.
Perché il deblistering può fare la differenza
Uno dei problemi più concreti riguarda le confezioni standard, quasi mai calibrate sulle terapie reali. Il risultato? Antibiotici in eccesso che rimangono nelle case e alimentano l’automedicazione. Il deblistering interviene proprio qui: le farmacie possono fornire ai pazienti solo il numero di compresse necessario, riducendo sprechi e rischi. Una recente decisione del Consiglio di Stato ha confermato la piena legittimità di questa pratica, purché garantita la tracciabilità. Questo punto è cruciale, perché incide direttamente sull’aderenza terapeutica e limita uno dei canali più frequenti di uso improprio.
Una sfida anche europea
L’UE puntava a ridurre del 20% il consumo di antibiotici entro il 2030, ma il trend registrato è contrario. La resistenza antimicrobica continua a crescere e rappresenta una minaccia reale. Pur non essendo una soluzione totale, il deblistering può contribuire a un approccio più disciplinato, soprattutto se accompagnato da una maggiore educazione sanitaria e da un accesso più equo alle cure.
La posta in gioco
Gli antibiotici restano una risorsa preziosa e vulnerabile. Limitare gli sprechi, disincentivare l’uso improprio e favorire un consumo mirato sono passi indispensabili. Il deblistering non risolve ogni problema, ma toglie terreno a una delle abitudini più rischiose: l’assunzione autonoma di farmaci avanzati. E in un momento in cui la resistenza cresce più rapidamente delle soluzioni, anche piccoli interventi strutturati possono fare una grande differenza.