Diabete, farmacie più vicine ai pazienti: le glifozine arrivano nei presìdi territoriali

Diabete, farmacie più vicine ai pazienti: le glifozine arrivano nei presìdi territoriali

È una svolta importante quella introdotta dall’Agenzia Italiana del Farmaco: i farmaci a base di glifozine, impiegati nel trattamento del diabete, dello scompenso cardiaco e dell’insufficienza renale cronica, saranno finalmente disponibili nelle farmacie territoriali, con ricetta medica ripetibile. Si tratta di una novità che segna un cambio di paradigma nella gestione di queste terapie, rendendole più accessibili a milioni di cittadini e contribuendo a snellire il sistema sanitario.

 

Fino a oggi, le glifozine erano distribuite esclusivamente nelle farmacie ospedaliere e vincolate a rigidi Piani terapeutici, con la necessità per i pazienti di visite specialistiche periodiche per il loro rinnovo. La nuova classificazione in fascia A – sancita dal Consiglio di Amministrazione di Aifa in attuazione della Legge di Bilancio 2024 – abbatte queste barriere, aprendo la strada a una gestione semplificata e più vicina ai bisogni delle persone.

 

L’impatto di questa misura è rilevante su più fronti. Innanzitutto, i pazienti potranno accedere ai farmaci presso le farmacie di fiducia sotto casa, evitando spostamenti spesso onerosi, soprattutto per chi vive in aree meno servite o lontane dai centri ospedalieri. Inoltre, non sarà più necessario sottoporsi a visite specialistiche solo per motivi amministrativi, alleggerendo di fatto il carico sui reparti e sulle agende dei medici, già fortemente sotto pressione.

 

Diabete, tutti i benefici della svolta

 

Questo significa anche una riduzione delle liste d’attesa, un miglioramento nell’aderenza alle terapie e una gestione più efficiente delle risorse sanitarie. Con la dispensazione diretta in farmacia, si favorisce un monitoraggio più costante dell’assunzione dei farmaci e si rinforza il ruolo della farmacia come presidio di prossimità, capace di offrire un servizio integrato e continuativo ai cittadini.

 

Dopo il precedente passo avanti compiuto a marzo con la maggiore diffusione delle gliptine, anche per le glifozine si conferma una direzione chiara verso la semplificazione burocratica e il rafforzamento della sanità territoriale. Un modello che punta a essere più inclusivo, sostenibile e vicino alle esigenze reali delle persone con patologie croniche, offrendo una risposta concreta alle sfide della medicina moderna.

 

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