Adolescenti e sonno: dormire poco rallenta lo sviluppo del cervello, lo studio e i rimedi

ragazzo che dorme

Adolescenti e sonno: dormire poco rallenta lo sviluppo del cervello, lo studio e i rimedi

Dormire bene non è un lusso, è una necessità. A ribadirlo con forza è un recente studio condotto dall’Università di Cambridge in collaborazione con la Fudan University di Shanghai: secondo i ricercatori, il sonno svolge un ruolo essenziale nello sviluppo del cervello durante l’adolescenza. Eppure, proprio in questa fase delicata della crescita, molti ragazzi dormono troppo poco. Il risultato? Connessioni cerebrali più deboli, memoria compromessa, prestazioni cognitive ridotte e maggior vulnerabilità a disturbi psichici.

 

Quando anche 15 minuti fanno la differenza

 

Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports, ha analizzato i dati di oltre 3.200 adolescenti statunitensi, monitorando le loro abitudini di sonno con dispositivi indossabili. I risultati sono sorprendenti: anche una differenza minima – come dormire 15 minuti in più o in meno per notte – può influenzare lo sviluppo cerebrale.

 

I ragazzi che andavano a letto prima e dormivano di più mostravano un volume cerebrale maggiore, una migliore attività nelle aree coinvolte nella memoria e un rendimento superiore nei test di attenzione e problem-solving.

 

I pericoli dell’iperconnessione notturna

 

Il problema è spesso legato all’uso serale (e notturno) di smartphone e social network. Molti ragazzi, invece di dormire, restano svegli nel proprio letto a scorrere feed, guardare video o chattare. Una routine che non solo riduce le ore di sonno, ma peggiora anche la sua qualità. Il cuore batte più velocemente, il cervello resta attivo e il ciclo circadiano si altera.

 

Rimedi naturali e uno stile di vita sano

 

Fortunatamente, esistono diverse strategie che possono aiutare gli adolescenti a dormire meglio, senza ricorrere a farmaci. La prima riguarda l’uso di rimedi naturali come melissa, passiflora e valeriana. Poi è importante mantenere una routine regolare: andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora aiuta il corpo a stabilire un ritmo stabile, favorendo un sonno più profondo e riposante. Un altro aspetto fondamentale riguarda l’uso degli schermi: televisori, smartphone e tablet dovrebbero essere evitati almeno un’ora prima di dormire, poiché la luce blu che emettono può interferire con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno.

 

Anche l’esposizione alla luce naturale durante il giorno, in particolare al mattino, contribuisce a sincronizzare correttamente l’orologio biologico. Non meno importante è l’attività fisica: muoversi regolarmente, con sport o passeggiate, favorisce il rilassamento serale, purché non venga svolta troppo tardi. L’alimentazione gioca anch’essa un ruolo essenziale: una cena leggera e bilanciata, ricca di alimenti che stimolano la produzione di serotonina – come banane, noci e avena – può facilitare l’addormentamento. Infine, per contrastare lo stress e calmare la mente, possono essere utili tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, lo yoga o la meditazione. Piccoli accorgimenti, insomma, che possono fare una grande differenza nella qualità del sonno e, di conseguenza, nello sviluppo psicofisico dei ragazzi.

 

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