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Blister settimanale

Blister settimanale

Il blister settimanale come soluzione alla bassa aderenza alla terapia farmacologica

Secondo un report del 2014 stilato dall’AIFA (l’Agenzia italiana del farmaco), la “scarsa aderenza alle prescrizioni del medico è la principale causa di non efficacia delle terapie farmacologiche ed è associata a un aumento degli interventi di assistenza sanitaria, della morbilità e della mortalità, rappresentando un danno sia per i pazienti che per il sistema sanitario e per la società”.

Basterebbe questa serie di considerazioni per rendersi conto di come sia necessario intervenire sul paziente affinché riesca ad osservare minuziosamente le indicazioni del medico.

Capita spesso, infatti, che i malati facciano confusione tra i farmaci da assumere: un po’ per la complessità della terapia farmacologica, un po’ per distrazione o carente comunicazione con l’operatore sanitario.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce il concetto di aderenza o adesione alla terapia come “il grado con il quale il comportamento di una persona – assumere un farmaco, seguire una dieta e/o modificare il proprio stile di vita – corrisponde con quanto concordato con l’operatore sanitario”.

Blister settimanale

Quali sono le fasce più deboli?

Le fasce più deboli ed esposte al rischio di non essere perfettamente aderenti alle cure prescritte dal medico sono gli anziani sopra i 75 anni d’età, che in molti casi arrivano a anche a 20 somministrazioni al giorno.

Riuscire ad intervenire sull’adesione alla terapia, riuscendo a combattere quegli stessi meccanismi di rifiuto azionati dal paziente, spesso restio a modificare le proprie abitudini di vita e dunque propenso ad abbandonare parzialmente (se non addirittura totalmente) la terapia, significa ridurre significativamente l’impatto per il Sistema Sanitario Nazionale.

Si stima infatti che il 70% della spesa socio-sanitaria nazionale (che nel 2017 è stata di 113.6 miliardi di euro) si riferisca alla gestione cronicità.

Secondo il Centro Studi Sic-Sanità, più del 10% può essere risparmiato attraverso i programmi di prevenzione e controllo delle malattie croniche, attuando i protocolli di diagnosi precoce con programmi estesi di screening ed intervenendo sull’adesione terapeutica.

I blister settimanali

Ma come si può intervenire per riuscire a rendere la terapia il più possibile aderente a quella prescritta dal medico? Una delle soluzioni utili a ridurre gli errori in terapia è il blister/calendario “Non ti scordar di me”.

L’allestimento del blister, preparato dal farmacista in persona, riduce il margine d’errore in maniera drastica, garantendo all’assistito una terapia senza sorprese. In cosa consiste il blister/calendario “Non ti scordar di me”? Esso è appositamente studiato per chi deve condurre delle terapie croniche e per questo più difficili da seguire.

Il blister/calendario contiene 28 caselline trasparenti: 4 per ogni giorno della settimana, suddivise in “mattina”, “pomeriggio”, “sera” e “notte”. Dentro ognuna delle caselline il farmacista andrà a riporre le medicine a seconda della fascia oraria in cui queste vanno assunte.

In questo modo il paziente non dovrà far altro che controllare il blister/calendario per essere certo di aver assunto tutti i farmaci della sua terapia.