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Caffè verde: dimagrire stimolando il metabolismo in maniera naturale

caffè verde

Caffè verde: dimagrire stimolando il metabolismo in maniera naturale

Certamente meno celebre di quello tradizionale, il caffè verde è un prodotto a base di semi di caffè non tostati. Se la tostatura diminuisce le quantità di acido clorogenico presenti nel prodotto finale, è evidente che il caffè verde si caratterizzi per un livello più alto di questa sostanza. Previa macinatura ed infusione, dal caffè verde si ricava una bevanda del tutto differente rispetto al caffè tostato. Aspetto, aroma, sapore e caratteristiche nutrizionali divergono: unico minimo comune denominatore la presenza di caffeina. Ma qual è la proprietà più interessante del caffè verde crudo? Senza dubbio quella di stimolare il metabolismo favorendo il dimagrimento.

 

Le proprietà del caffè verde

 

A svolgere azione dimagrante all’interno del caffè verde sarebbe proprio l’acido clorogenico. Questo potente antiossidante pare influenzare il metabolismo e il controllo dei livelli di zuccheri nel sangue. Non solo: sembra infatti che l’acido clorogenico possa aiutare a diminuire la pressione del sangue intervenendo direttamente a livello dei vasi sanguigni. La stessa caffeina, peraltro, possiede un effetto positivo sullo smaltimento del tessuto adiposo umano. Essa interviene sia direttamente, promuovendo la liberazione degli acidi grassi dal deposito al circolo sanguigno, sia indirettamente, attraverso lo stimolo secretorio di catecolamine (adrenalina, noradrenalina) che, a loro volta, agiscono sul tessuto adiposo favorendo la lipolisi ed iper-attivando alcuni meccanismi fisiologici o distretti specifici. Qualche esempio? L’incremento delle pulsazioni del cuore, l’aumento del flusso coronarico e un maggior reclutamento muscolare durante l’attività sportiva. Guai però a pensare di trovarsi dinanzi ad una formula magica: per essere efficace il caffè verde dev’essere comunque accompagnato ad un regime calorico moderato e ad un consumo energetico elevato.

 

Caffè verde: effetti collaterali

 

Alcuni studi hanno dimostrato che assumere per via orale estratti di caffè verde in dosi fino a 480 mg al giorno è sicuro anche se la somministrazione si protrae per 12 settimane. Non bisogna però dimenticare che il caffè verde è pur sempre fonte di caffeina, e per questo può provocare tutti gli effetti collaterali tipici delle bevande a base di caffeina. Potrebbe essere dunque controindicato in presenza di ansia, disturbi emorragici, diarrea, sindrome del colon irritabile, osteoporosi, glaucoma, pressione alta e diabete. La presenza di acido clorogenico rende inoltre il caffè verde inadatto in caso di livelli alti di omocisteina.

 

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