0
  • No products in the cart.

Disturbi post parto: il tarassaco e la sua azione depurativa

Disturbi post parto: il tarassaco e la sua azione depurativa

Non è raro che, dopo il parto, le neo-mamme soffrano di alcuni disturbi, per i quali può bastare il semplice ricorso a rimedi naturali. È il caso del tarassaco (Taraxacum officinale), pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae diffusa in tutta il mondo, che, grazie alle sue proprietà, rappresenta un potente alleato nella depurazione epatica.

 

La funzione del tarassaco nella fase post parto

 

Conosciuto anche come “dente di leone“, il suo utilizzo risale sin dai tempi del Medioevo come efficace rimedio contro i disturbi del fegato. Grazie alle sue proprietà depurative e diuretiche, è in grado di fornire un valido contributo anche nella fase post-gravidanza, visto che il corpo della donna ha affrontato significativi cambiamenti e necessita di un’adeguata rigenerazione.

 

Questa pianta agisce principalmente attraverso due componenti chiave: le radici e le foglie. Entrambe contengono una vasta gamma di composti bioattivi, tra cui inulina, tarassacina, tarassacosteroli, flavonoidi e vitamine (A, C, D, E), che offrono una serie di effetti benefici sul metabolismo.

 

I benefici del tarassaco

 

Come detto, il tarassaco si rivela prezioso per depurare il fegato. Ciò è possibile grazie ai suoi principi amari (tarassacina), che riescono a stimolare la produzione di bile e il flusso biliare, favorendo di conseguenza l’attività del fegato stesso e la digestione. Un ruolo di rilievo lo ricopre l’inulina, carboidrato non digeribile che agisce come prebiotico, favorendo la crescita di batteri benefici nell’intestino. La sua azione promuove un’adeguata digestione, riducendo l’accumulo di tossine nell’organismo. Aiuta, quindi, anche a ridurre la stitichezza, un problema molto comune nella fase post-parto.

 

Come assumere il tarassaco

 

La soluzione più efficace è ricorrere a un preparato galenico, in quanto il farmacista è in grado di creare una preparazione su misura in base alle esigenze del paziente. Sono vari i modi in cui può essere assunto il dente di leone: dalle capsule da 200 mg (due volte al giorno lontano dai pasti) alle tisane disintossicanti o depurative per il fegato da bere un paio di volte al giorno. E, ancora, sotto forma di tintura madre: in genere la dose consigliata è di 30-50 gocce al dì, da assumere in due momenti diversi della giornata.
È importante sottolineare che, nonostante le sue proprietà benefiche, è sempre preferibile consultare un medico prima di utilizzarlo dopo la gravidanza. L’uso, infatti, è sconsigliato durante l’allattamento.

 

CLICCA QUI per il tuo preparato galenico e le info