Giornata Mondiale contro la Sclerosi Multipla: cause, sintomi, trattamenti e cure
Come ogni 30 maggio, si celebra la Giornata Mondiale contro la Sclerosi Multipla (SM). Promossa dalla Federazione Internazionale della Sclerosi Multipla (MSIF, l’AISM invece in Italia) e da numerose associazioni locali in tutto il mondo, la giornata mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia, a promuovere la ricerca e a sostenere le persone affette da SM.
La sclerosi multipla è una malattia cronica del sistema nervoso centrale che colpisce il cervello e il midollo spinale. È caratterizzata da un processo infiammatorio che danneggia la mielina, la guaina protettiva delle fibre nervose. Questo danneggiamento interrompe la comunicazione tra il cervello e il resto del corpo, causando una vasta gamma di sintomi.
Cause della Sclerosi Multipla
Le cause esatte della sclerosi multipla non sono ancora del tutto chiare. Tuttavia, si ritiene che la malattia derivi da una combinazione di fattori genetici e ambientali. Alcuni studi suggeriscono che infezioni virali, carenze di vitamina D, e fattori geografici potrebbero aumentare il rischio di sviluppare la SM. Inoltre, è stato osservato che la malattia è più comune nelle donne rispetto agli uomini.
Sintomi della Sclerosi Multipla
I sintomi della SM possono variare notevolmente da persona a persona e dipendono dall’area del sistema nervoso centrale colpita. Tra i sintomi più comuni troviamo in ogni caso affaticamento e debolezza muscolare, problemi di equilibrio e coordinazione, disturbi visivi (come visione offuscata o doppia), formicolio e intorpidimento degli arti, problemi di memoria e difficoltà cognitive, spasticità, rigidità muscolare e dolore cronico. La progressione della malattia può essere imprevedibile, con periodi di remissione alternati a ricadute.
Trattamenti e cure
Attualmente, non esiste una cura definitiva per la sclerosi multipla, ma esistono numerose terapie che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Le opzioni terapeutiche includono farmaci modificanti per la malattia, che possono ridurre la frequenza e la gravità delle ricadute oltre a rallentare la progressione del male; terapie sintomatiche con trattamenti farmacologici e non per alleviare sintomi specifici; fisioterapia e riabilitazione per la mobilità fisica e supporto psicologico, per affrontare gli aspetti emotivi del periodo di malattia.