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Il cannabidiolo contro i disturbi d’ansia? Lo studio sui giovani

Il cannabidiolo contro i disturbi d’ansia? Lo studio sui giovani

Il cannabidiolo (CBD) è la seconda sostanza più abbondante presente nella Cannabis. Da tempo è risaputo che non è psicoattivo, non crea assuefazione e consente una vasta gamma di applicazioni terapeutiche. Ma nuove interessanti indicazioni sono giunte adesso da un recente studio pilota condotto da Orygen, un centro medico australiano specializzato in salute mentale giovanile. La ricerca ha mostrato risultati promettenti sull’effetto del cannabidiolo nell’alleviare gli attacchi d’ansia nei pazienti per cui i trattamenti convenzionali non funzionano.

 

Allo studio hanno preso parte 31 giovani di età compresa tra 12 e 25 anni con disturbo d’ansia DSM-5 e nessun miglioramento clinico nonostante il trattamento con terapia cognitivo-comportamentale e/o farmaci antidepressivi. Tutti hanno assunto una capsula di CBD da 200 mg al giorno per la prima settimana; per le settimane successive si è passati ad una capsula da 400 mg, mentre coloro che non vedevano alcun miglioramento potevano arrivare fino ad un massimo di 800 mg/die. Il trattamento è durato nel complesso 12 settimane, durante le quali i partecipanti hanno potuto anche prendere parte a delle terapie cognitivo-comportamentali. L’obiettivo primario era il miglioramento della gravità dell’ansia, misurata mediante la Overall Anxiety Severity and Impairment Scale (OASIS). Alla fine del programma terapeutico, i partecipanti hanno dichiarato che il loro attacco d’ansia era in media del 42,6% meno grave.

 

Sebbene eventi avversi (non gravi e/o imprevisti) quali affaticamento, umore depresso e vampate di calore o brividi si siano verificati in 25 (80,6%) partecipanti su 31, i risultati suggeriscono che il cannabidiolo può ridurre la gravità dell’ansia e ha un profilo di sicurezza adeguato nei giovani con disturbi d’ansia resistenti al trattamento. Gli autori della ricerca precisano in ogni caso che sono necessari studi randomizzati e controllati per confermare l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di questo trattamento. In questo senso i medici di Orygen hanno già annunciato l’intenzione di dare il via ad una sperimentazione in doppio cieco su un gruppo di 200-250 giovani adulti.

 

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