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Il fucus: una pianta molto usata nei preparati galenici ma poco conosciuta

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Il fucus: una pianta molto usata nei preparati galenici ma poco conosciuta

Il fucus è una pianta appartenente alla famiglia delle Fucaceae molto usata nei preparati galenici ma spesso poco conosciuta. Il suo ampio utilizzo è dovuto in particolare alle sue molte proprietà: da quelle lassative e dimagranti fino a quelle che contrastano la cellulite e il reflusso gastroesofageo. Il Fucus vesciculosus, questo il nome scientifico della pianta, è un’alga marina: la farmacia galenica ne utilizza il tallo, contenente diverse sostanze a partire da mucopolisaccaridi, polifenoli, pigmenti e steroli vegetali, vitamine e sali minerali.

Fucus, quando viene impiegato

 

Grande importanza per l’impiego del fucus riveste la presenza di iodio, il quale, assorbito dal mare, si concentra nella tiroide per essere poi assimilato dagli ormoni. Sono proprio questi ormoni (tiroxina e triiodotironina) a stimolare il metabolismo basale favorendo la funzione tiroidea, in particolare in caso di ipotiroidismo. Il fatto che il fucus scateni un meccanismo che contribuisce a “riempire” lo stomaco alimentando il senso di sazietà e facendo venire meno lo stimolo della fame spiega bene il perché esso venga usato come farmaco dimagrante e di contrasto alla cellulite. Il fucus è inoltre uno straordinario lassativo naturale: esso stimola infatti la peristalsi facilitando il transito intestinale e per questo risulta particolarmente indicato in caso di stitichezza. I gel viscosi formati dai principi attivi che lo compongono svolgono anche un’azione protettiva e antinfiammatoria della mucosa dello stomaco, facendo del fucus un ottimo rimedio naturale contro il reflusso gastro-esofageo.

 

Fucus, la tintura madre

 

La “droga” utilizzata per la preparazione galenica corrisponde al tallo, che in genere viene raccolto a partire dal secondo anno di vita del fucus, da maggio fino al termine della stagione estiva. Per ottenere la tintura madre si preferisce adoperare l’alga fresca poiché quella secca disperde gran parte delle sue proprietà. Essendo una tintura madre, questa non presenta controindicazioni, se non quelle che caratterizzano la pianta stessa. Lo stesso alcool, poiché diluito in acqua, risulta innocuo. Ciò che bisogna tenere sempre a mente è che l’alto contenuto di iodio impone una somministrazione che non può essere continuata per lunghi periodi (meglio non sforare i 60 giorni) e che è meglio concentrare nelle ore diurne. Ovviamente i soggetti con problemi di tiroide devono evitare di assumerla per non andare incontro ad effetti collaterali. Più in generale il fucus è sconsigliato per i cardiopatici, in particolare per coloro che soffrono di aritmie tachicardiche e ipertensione arteriosa grave, nonché in gravidanza e durante l’allattamento.

 

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