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Loperamide: interessanti sviluppi nel trattamento del dolore neuropatico

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Loperamide: interessanti sviluppi nel trattamento del dolore neuropatico

Siamo abituati a pensare alla loperamide, principio attivo di un farmaco molto noto come l’Imodium, come ad un farmaco da somministrare per via orale esclusivamente in caso di diarrea acuta. Questo derivato del digenossilato, celebre per la capacità di ridurre l’attività peristaltica dell’intestino, è però utilizzabile anche per via topica nel trattamento del dolore neuropatico.

Loperamide, analgesico topico

 

Uno studio pubblicato nell’aprile 2019 sulla rivista scientifica Journal of Pain Research, firmato dai ricercatori David J. Kopsky e Jan M. Keppel Hesselink, presenta un “case report” sul dolore neuropatico. Gli autori sottolineano come nei pazienti con dolore neuropatico, la causa del dolore vada rintracciata in una ipereccitabilità neuronale successiva al danneggiamento del nervo periferico. Nella maggior parte dei casi, il dolore neuropatico localizzato che ne deriva non si estende oltre l’area di una cartolina.

Per evitare di incorrere in effetti collaterali sistemici, dunque, ecco che in questi casi i terapeuti preferiscono utilizzare analgesici topici, così da non perdere efficacia nel controllo del dolore. Ketamina, lidocaina, baclofene, comuni principi attivi utilizzati nel trattamento del dolore, non sempre riescono nello scopo di controllare i sintomi del dolore neuropatico. Gli studiosi hanno allora trattato un caso di polineuropatia idiopatica assonale ed intrattabile dolore neuropatico localizzato con una crema al 5% di loperamide. Dopo l’applicazione della crema, gli effetti prodotti sul paziente hanno incluso una completa riduzione del dolore entro 30 minuti. Il sollievo è rimasto tale per un tempo di 2 ore e mezza. Il paziente, in trattamento con oppiacei, è riuscito a ridurre l’assunzione giornaliera degli stessi.

 

Loperamide, farmacia galenica

 

Per ottenere loperamide crema da utilizzare per via topica nel trattamento del dolore neuropatico ci si può rivolgere a una farmacia galenica. Nel tentativo di individuare un possibile meccanismo d’azione, gli autori dello studio credono che interessi up-regolazione e sensibilizzazione dei recettori oppioidi nelle terminazioni periferiche dei nervi. In ogni caso, anche altri tipi di cellule potrebbero essere obiettivi della loperamide. Bisogna ammettere che un case report non fa statistica, ma può essere il principio di una serie di studi volti ad approfondire questa inconsueta proprietà di un farmaco conosciuto finora soprattutto come antidiarroico.