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Malattia di Chagas: che cos’è, cause, sintomi e cura

Malattia di Chagas

Malattia di Chagas: che cos’è, cause, sintomi e cura

Si celebra oggi, 14 aprile, la Giornata mondiale della malattia di Chagas. A soffrire di questa patologia sono nel mondo 6-7 milioni di persone. Il fatto che vi si dedichi un’apposita giornata è importante soprattutto per dedicare la giusta attenzione ad una malattia ancora oggi troppo ignorata, al netto dei problemi di salute pubblica di cui è causa anche nelle zone endemiche e non.

 

Cos’è la malattia di Chagas

 

La malattia di Chagas, anche nota come tripanosomiasi americana, è una parassitosi originaria dell’America Latina, dov’è endemica. A causarla sono cimici triatomine che abitano nelle crepe dei muri e dei tetti delle case fatte di terra e paglia tipiche delle zone rurali del Sudamerica. La malattia si trasmette all’uomo soprattutto per via vettorale, mentre è meno comune che l’infezione arrivi per altre vie come le trasfusioni, la trasmissione materno-fetale in gravidanza oltre che, più di rado, la donazione di organi.

 

Inizialmente la fase acuta della malattia può essere asintomatica, come pure quella latente successiva. I danni dell’infezione, infatti, possono restare silenti per molto tempo. All’incirca il 30% delle persone che sviluppano la malattia di Chagas finiscono infatti per sperimentare negli anni a venire delle complicazioni debilitanti che, in media, accorciano l’aspettativa di vita di un decennio. Quando la malattia si manifesta i sintomi più frequenti e clinicamente rilevanti sono la cardiopatia di Chagas e disfunzioni motorie del tratto gastrointestinale. Si tratta appunto di segni della localizzazione del parassita rispettivamente a livello del cuore e dell’apparato digerente. La causa più comune di morte legata alla malattia di Chagas negli adulti è non a caso lo scompenso cardiaco.

 

Per diagnosticare questa malattia durante la fase cronica sono richiesti esami del sangue specifici. Quanto alla terapia, allo stato attuale sono disponibili soltanto due farmaci utili per il trattamento della malattia, ovvero il benznidazolo e il nifurtimox. Questi medicinali sono stati sviluppati più di 40 anni fa e sono caratterizzati da un elevato grado di tossicità. Il tasso di guarigione dopo il trattamento sfiora il 100% nei neonati e nei bambini, ma più passa il tempo dal momento dell’infezione a quello di inizio delle cure meno i farmaci risultano efficaci.

 

La Chagas fa parte delle malattie tropicali dimenticate sebbene ogni anno causi la morte di 10mila persone. Inoltre, essendo una malattia cronica, è fonte di povertà, stigma e sofferenza per oltre 70 milioni di persone che vivono nelle zone endemiche dell’America Latina, dal Messico fino all’Argentina. Solamente pochi centri forniscono trattamento e si occupano di ricerca nell’ambito di questa malattia. Per quanto riguarda l’Italia, i centri di riferimento sono lo “Spallanzani” di Roma, il “Careggi” di Firenze, il “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo e il “Sacro Cuore Don Calabria” a Verona.

 

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