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Melatonina: un “elisir” per il sonno in primavera

Melatonina: un “elisir” per il sonno in primavera

Ora che la primavera ha ufficialmente archiviato l’inverno occorre anche fare i conti con il rovescio della medaglia: non solo natura che rifiorisce e clima mite, ma pure disturbi del sonno per moltissime persone. Ciclicità ormonale, incremento delle ore di luce, rialzo delle temperature, passaggio da ora solare ad ora legale: sono tanti e diversi i fattori che incidono rendendo complicate le notti e all’insegna della stanchezza i successivi risvegli. Un possibile rimedio a questa situazione? Il ricorso ad una sostanza naturale come la melatonina.

 

Melatonina contro i disturbi del sonno in primavera

 

Iniziamo col definire la melatonina: trattasi di un ormone prodotto dall’epifisi, un piccolo organo situato nel cervello che, per via della sua caratteristica forma a pigna, viene anche definito di “ghiandola pineale”. Sbaglia però chi pensa che sia tutta una “questione cerebrale”: anche la pelle, la retina, il midollo osseo, nonché la mucosa del tratto gastrointestinale, sono coinvolti nella sintesi della melatonina. La sua secrezione dipende dal momento della giornata e soprattutto dal livello di luce: l’epifisi, infatti, durante il giorno “riposa” mentre la sera, con l’arrivo del buio (in particolare fra le 2 e le 4 di notte) si attiva secernendo l’ormone responsabile della regolazione del ritmo sonno-veglia. Anche l’età gioca un ruolo chiave: negli adolescenti, ad esempio, il rilascio notturno di melatonina tende a ritardare. Ciò spiega in parte il perché i più giovani siano portati a fare le ore piccole e a dormire più a lungo al mattino. Al contrario, con l’avanzare dell’età, l’epifisi diminuisce le sue funzioni poiché va incontro a calcificazioni: ecco perché molti anziani soffrono di insonnia.

 

Chi soffre di disturbi del sonno legati al cambio di stagione può prendere in considerazione l’ipotesi di un’integrazione di melatonina. Fermo restando l’importanza di discutere con il proprio medico questa opzione, generalmente la dose consigliata non supera i due milligrammi per assunzione: un sovradosaggio è infatti in grado di procurare diversi effetti collaterali. L’importanza di un consulto col camice bianco è anche dettata dal fatto che la melatonina può interferire con alcune categorie di farmaci. Per dosaggi superiori a 2 mg è necessario presentare in farmacia ricetta medica ripetibile con validità di 6 mesi che indichi dosaggio e numero di dosi da preparare. La nostra farmacia può allestire capsule o compresse (così come sciroppi o gocce) di melatonina a qualsiasi dosaggio e a rilascio immediato.

 

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