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Palmitoil etanolamide PEA: un rimedio galenico per i dolori articolari

Palmitoil etanolamide PEA: un rimedio galenico per i dolori articolari

PalmitoilEtanolAmide. Ammettiamo che il nome sia un tantino complicato da pronunciare e da ricordare. Non è un caso che per riferirsi a questo acido grasso saturo tipico dell’olio di palma si utilizzi l’acronimo PEA. Ciò che è davvero importante, e di cui vogliamo parlarvi in questo articolo, sono però le sue proprietà come rimedio galenico per i dolori articolari.

PalmitoilEtanolAmide (PEA): lo zampino della Montalcini

Prima di entrare nel dettaglio del potenziale della PEA qualche breve cenno storico sulla sua scoperta. A svelare il suo meccanismo d’azione fu infatti una delle grandi menti della scienza italiana e mondiale: quella Rita Levi Montalcini che nel 1993 chiarì che la PalmitoilEtanolAmide è “attiva per via orale nella riduzione delle infiammazioni del tessuto (infiammazione) e nella degranulazione mastocitaria in vivo, diminuendo l’iperalgesia che accompagna la compressione del nervo periferico”.

PalmitoilEtanolAmide (PEA): come agisce nel dolore articolare

Dicevamo che la PEA rappresenta un ottimo rimedio galenico contro il dolore articolare. Ma a cosa si deve tutto ciò? Negli Stati Uniti si è soliti definire questa sostanza “PainKiller“, ovvero “killer del dolore”. Un’espressione perfetta per chiarire il potenziale di un principio attivo che inibisce i processi di infiammazione intervenendo in particolare sull’extravasazione plasmatica indotta dalla sostanza P, e impedendo il formarsi di edemi tissutali. Non solo: la PEA blocca anche la degranulazione dei mastociti e l’attivazione microgliale. Per non parlare dell’azione limitante nei confronti del recettore per la proliferazione dei perossisomi (PPAR- α).

 

Ne siamo consapevoli: abbiamo utilizzato una serie di espressioni e termini scientifici molto complicati. Ma lo abbiamo fatto per chiarire solo alcuni dei campi d’intervento della PEA. Questa sostanza, presente anche nel latte e nei latticini, oltre che nei semi di soia, nelle arachidi ed in tantissimi altri alimenti, apporta benefici nell’infiammazione sia di tipo acuto che cronico (al contrario di quanto si pensava fino a qualche tempo fa). All’interno dell’organismo umano è infatti in grado di riconoscere diversi target e di colpirli per impedire che il processo infiammatorio abbia luogo. Tra le sue particolarità vi è il fatto che agisce sia assunta oralmente che somministrata a livello locale sulla pelle infiammata. Queste caratteristiche così peculiari fanno sì che la PEA venga impiegata nel trattamento del dolore neuropatico, nel dolore cronico di tipo infiammatorio e in alcune tipologie di reazioni autoimmuni (in ragione della sua funzione protettiva e riparatrice sulle cellule).

PalmitoilEtanolAmide (PEA): posologia e dispensazione

La posologia della PEA varia a seconda del peso, del sesso, dell’età ed al tipo di problematica da trattare; in ogni caso generalmente la raccomandazione è di assumere (in un adulto) un dosaggio giornaliero di 1200-1600 mg. Inizialmente si procede con 1-3 capsule al giorno (sempre ascoltando il parere del medico), che vanno prese durante o subito dopo i pasti, per i primi due mesi. Trascorso questo breve periodo, per assistere ai primi miglioramenti clinici è possibile modificare il regime posologico quotidiano.
Per la realizzazione di capsule a base di PEA da parte della nostra farmacia galenica è necessaria la presentazione di una ricetta medica ripetibile, valida sei mesi dalla data di prescrizione.

 

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