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Punture di insetto e meduse: come comportarsi con i bambini

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Punture di insetto e meduse: come comportarsi con i bambini

C’è qualcosa di cui faremmo volentieri a meno durante le vacanze al mare con i nostri bambini? Sicuramente le punture di insetto e quelle di medusa (sebbene per queste ultime vada precisato che non sono le meduse ad attaccarci, ma siamo noi a finirgli contro!). Eppure non c’è motivo di disperare: esistono infatti una serie di rimedi naturali molto efficaci, ed ideali proprio per i più piccoli, da utilizzare in caso di inconvenienti simili.

Rimedi naturali contro le zanzare

Il metodo di azione delle zanzare è noto: prima di succhiare il sangue rilasciano infatti un liquido anestetico che ha l’effetto di generare prurito, gonfiando e arrossando la pelle attorno alla zona colpita. Proprio questo liquido, in presenza di pelli delicate come quelle dei bambini, fa sì che essi soffrano in maniera particolare.

È importante allora affidarsi a rimedi naturali, anziché a prodotti chimici, poiché questi ultimi potrebbero risultare troppo forti per i bambini. In tal senso risultano indicati rimedi a base di oli naturali, quali gli estratti di Eucalipto, Geranio, Limone, Noce moscata e Citronella. Quest’ultima, in particolare, è nota soprattutto perché la sua essenza, diffusa mediante candele nell’ambiente, è in grado di infastidire le zanzare tenendole alla larga. Per i bambini sono disponibili in commercio appositi cerottini applicabili sul bordo del lettino e che non presentano controindicazioni.

Fra le strategie maggiormente consigliate per i bambini vi è poi quella che prevede l’impiego di creme insettifughe a base di Ledum palustre, anche noto come “rosmarino di palude“. Disponibile in lozioni ottenute da tintura madre e pronte per essere vaporizzate sulla pelle, esso modifica l’odore del sudore così da renderlo sgradevole alle zanzare. Alcuni prodotti associano il ledum palustre a piccole percentuali di geraniolo, limonene e citronellolo, così da riuscire ad incrementare il potenziale protettivo del repellente.

Se tutto questo non basta e il bambino viene punto ugualmente, è bene ricordare che la crema al cortisone va utilizzata soltanto dietro consiglio medico e in presenza di reazione allergica. Per alleviare il prurito e il bruciore invece si possono provare impacchi di aceto, o in alternativa un cubetto di ghiaccio avvolto in un panno pulito o, ancora, acqua fredda con una pasta a base di bicarbonato di sodio e acqua.

Rimedi naturali contro le meduse

E contro le meduse? Cosa bisogna fare se un bambino viene a contatto con le caratteristiche cnidocisti, i piccoli organi urticanti che custodiscono il veleno utilizzato dalle meduse per difendersi dai predatori e paralizzare le prede? Anzitutto il primo consiglio è quello di lavare la zona colpita con acqua di mare (magari disinfettando l’area con bicarbonato) e non dolce, perché quest’ultima potrebbe scatenare la scarica del veleno delle cnidocisti. Bandite anche soluzioni come ghiaccio, acqua fredda e alcol.

Capitolo pomate. Quelle al cortisone non sono utili nella fase acuta: impiegano 30 minuti prima di iniziare a svolgere la loro azione; quelle antistaminiche possono dare sì benefici ma espongono a problemi di fotosensibilizzazione, dunque è bene evitare di esporsi al sole dopo averle applicate.

La strategia migliore prevede allora l’applicazione di un gel astringente al cloruro d’alluminio (utile peraltro contro le punture di zanzara), in grado di svolgere seduta stante un’azione contro il prurito bloccando la diffusione delle tossine. Come sempre, però, prima di ricorrere a creme e pomate un consiglio medico non solo non guasta, ma è anche fortemente indicato.

In commercio è peraltro possibile reperire degli spray lenitivi a base di acqua di mare e sostanze astringenti naturali abbastanza efficaci. Per rimuovere eventuali tentacoli della medusa rimasti conficcati nella pelle, no alle pinzette e sì ad una tessera (anche la carta di credito) usata alla maniera di un rasoio.

 

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