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Ansia e depressione: combatterle con la Griffonia

Ansia e depressione: combatterle con la Griffonia

La griffonia è un potente alleato naturale contro insonnia, ansia e depressione. Questa pianta sempreverde, il cui nome scientifico è Griffonia simplicifolia, appartiene alla famiglia delle Fabaceae ed è originaria dell’Africa centro-occidentale. I suoi benefici sul tono dell’umore e sull’insonnia sono dovuti in particolare alla presenza di 5-idrossitriptofano (o 5-HTP), un intermedio metabolico nella sintesi della serotonina – uno dei principali neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione del sonno, dell’umore e dell’appetito – effettuata a partire dall’amminoacido triptofano.

Ecco perché l’assunzione orale di estratti di griffonia, nota anche come “fagiolo africano“, risulta potenzialmente in grado di aumentare i livelli di serotonina nel sistema nervoso centrale. Secondo diversi studi, a subire un incremento per effetto dell’assunzione orale di estratti di griffonia titolati e standardizzati in 5-HTP sarebbero anche altri neurotrasmettitori come la melatonina, decisiva nella regolazione del ritmo sonno-veglia, ma anche, noradrenalina, dopamina e beta-endorfine.

I vantaggi legati all’uso di griffonia contro ansia e depressione

Tra i vantaggi correlati all’utilizzo di griffonia rispetto ai classici antidepressivi va sottolineata soprattutto l’assenza di alcuni degli effetti collaterali più gravosi, sia per quanto concerne il funzionamento naturale del cervello, sia per quanto riguarda il rischio di assuefazione. Bisogna in ogni caso ricordare che patologie come la depressione, l’insonnia e l’obesità, ovvero quelle che possono trarre giovamento dall’assunzione orale di integratori alimentari a base di griffonia, sono condizioni da non sottovalutare: pertanto, soprattutto in presenza di una situazione patologica, la griffonia può essere impiegata, se ritenuto dal medico, come coadiuvante nell’ambito di un’articolata strategia medico-farmacologica, non di certo come unico rimedio.

Gli effetti collaterali

Tra gli effetti collaterali il più comune è certamente il senso di nausea, ma possono anche verificarsi vomito, diarrea e flatulenza, nonché reazioni allergiche nei soggetti più sensibili. Gli estratti di griffonia sono in grado di instaurare interazioni farmacologiche con farmaci come carbidopa, inibitori delle monoammino ossidasi (IMAO) e inibitori selettivi del reuptake di serotonina (SSRI), motivo per cui è bene informare il proprio medico prima di farne uso.

Le dosi

La griffonia può essere oggetto di preparazione galenica. Per contrastare ansia e depressione e quindi migliorare il tono dell’umore in genere viene consigliata l’assunzione di circa 100-150 mg di 5-HTP da distribuire per non più di tre volte al giorno. Per quanto concerne il contrasto dell’insonnia, invece, la dose giornaliera consigliata è di 100-300 mg di 5-idrossitriptofano, da assumersi preferibilmente prima di andare a letto.