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Cani e raffreddore, ecco come intervenire in maniera naturale

Cani e raffreddore, ecco come intervenire in maniera naturale

Con l’arrivo dei primi freddi non sono soltanto gli esseri umani ad andare incontro ai tipici malanni stagionali – su tutti il raffreddore – ma anche i cani. Virus, funghi, batteri parassiti, rappresentano le principali cause di infezione delle vie respiratorie superiori nei cani, suscettibili a questo tipo di condizione al pari degli esseri umani e in grado di essere altamente contagiosi. Vi sono alcune razze più inclini a contrarre infezioni di questo tipo, quali Boston Terrier e Shih-Tzu, ma è un fatto che i sintomi generali ricordino da vicino quelli che tutti noi sperimentiamo: tosse, starnuti, respirazione difficoltosa, rinorrea, occhi che lacrimano e affaticamento. Per i nostri amici a quattro zampe, però, non c’è da scoraggiarsi: è infatti possibile alzare le difese facendo affidamento su rimedi naturali come verbasco, mirra e piantaggine.

 

Verbasco, mirra e piantaggine contro i malanni di stagione nei cani

 

Il verbasco è noto per lenire e lubrificare i tessuti. Questa pianta, famosa per le sue proprietà diuretiche, depurative ed espettoranti, è molto utile in presenza di malattie respiratorie quali bronchite, asma, tosse e sintomi da raffreddore. I suoi principi attivi sono soprattutto mucillagini, saponine e flavonoidi. Ad attirare maggiormente l’attenzione dal punto di vista fitoterapico sono i fiori e le foglie della pianta, che vengono essiccati quando sono in piena fioritura. I primi sono utilizzati per la cura delle bronchiti grazie alla loro proprietà sedativa e bechica; le seconde hanno invece proprietà espettoranti, lenitive e cicatrizzanti.

 

La mirra, in particolare sotto forma di olio essenziale, è uno stimolante che ha il potere di alleviare spasmi, infiammazioni e disturbi digestivi. L’olio in questione ha ricevuto l’approvazione in campo erboristico per quanto riguarda l’impiego esterno per il trattamento di infiammazioni del cavo orofaringeo. Ha infatti dimostrato di esercitare attività astringenti e disinfettanti locali, oltre ad essere capace di promuovere la formazione di tessuto di granulazione, uno dei primi stadi della riparazione e della guarigione delle ferite. A fare la differenza è anche l’azione antimicrobica che l’olio essenziale di mirra è in grado di esercitare. Più in generale, per le infiammazioni del cavo orofaringeo (dunque mal di gola, mal di denti, stomatite ecc), la mirra viene solitamente impiegata sotto forma di tintura da diluire in acqua.

 

Infine la piantaggine, di cui segnaliamo le proprietà di espettorante capace di lenire e lubrificare le mucose interne. La droga principale è costituita dalle foglie essiccate, sebbene si utilizzi anche la pianta secca. Molto diffusa in Italia, alla piantaggine vengono attribuite diverse proprietà, tra cui quelle antinfiammatorie (espletate soprattutto a livello dell’apparato respiratorio), antibatteriche, antitussive ed espettoranti. Proprietà confermate da diversi studi che hanno portato ad utilizzare estratti e prodotti che la contengono per donare sollievo in presenza di malattie da raffreddamento e affezioni del tratto respiratorio quali tosse e bronchiti.

 

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