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Giornata Mondiale del Cuore: focus sulle patologie pediatriche

Giornata Mondiale del Cuore

Giornata Mondiale del Cuore: focus sulle patologie pediatriche

Come ogni anno il 29 settembre torna l’appuntamento con la Giornata Mondiale del Cuore, campagna mondiale di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie cardio-cerebro vascolari, promossa in tutto il mondo dalla World Heart Federation.

 

Sono più di 200 le organizzazioni nazionali che, insieme, sostengono l’impegno della società medica e delle fondazioni per il cuore in oltre 100 paesi. In questo articolo vogliamo porre l’attenzione in particolare sulle malattie del cuore pediatriche. Ogni anno all’incirca un bambino su 100 nasce con un difetto cardiaco. Si parla in questo caso di cardiopatia congenita, con riferimento ad un’alterazione della struttura cardiaca – ad esempio una formazione anomala delle pareti del cuore, delle valvole cardiache o dei vasi sanguigni che entrano ed escono dal muscolo cardiaco – o della sua funzione, presente fin dalla nascita, e che di norma si manifesta con i primi sintomi in maniera precoce. Può anche succedere che la patologia cardiaca faccia capolino più tardi, nel corso dell’infanzia, dell’adolescenza, o addirittura in età adulta.

 

I tipi di malattia

 

A secondo del tipo di malattia cardiaca, si distingue tra cardiopatie congenite complesse, che riguardano il cuore e i grossi vasi, comportano problematiche molto serie e sono già individuabili durante la gravidanza della mamma; e cardiomiopatie, ovvero malattie del cuore che riguardano un difetto dei setti o una malformazione valvolare, e fanno capolino in età pediatrica o adolescenza. Se si manifestano in età neonatale o immediatamente dopo sono veramente molto gravi.

Le cardiopatie congenite si manifestano per motivi non del tutto noti: si dicono “congenite” poiché presenti già nella vita intrauterina e facilmente diagnosticabili con un ecocardiogramma fetale. Nella maggior parte dei casi possono essere sospettate in presenza di un soffio cardiaco già nei primi giorni o nelle prime settimane di vita. Attenzione: si tratta di un soffio ben diverso da quello “innocente” spesso rilevato dal pediatra,

 

Quali sono i sintomi?

 

In epoca neonatale il sintomo più preoccupante e potenzialmente indicativo di una cardiopatia congenita è la cianosi. Non si deve però sottovalutare nemmeno un ridotto aumento della statura e del peso non motivabile con altre condizioni cliniche. Superata la fase neonatale devono essere indagati oltre al già citato soffio una concomitante crescita rallentata, ma anche la presenza di tosse cronica, dispnea, vomito frequente, scarsa tolleranza dello sforzo fisico, dolore al torace e palpitazioni.

 

I numeri

 

Circa l’80% delle cardiopatie congenite viene diagnosticato nel primo anno di vita; il 50% nel primo mese. Le più semplici sono di norma totalmente asintomatiche, con i bimbi che sembrano in tutto e per tutto sani. In molti casi queste patologie non richiedono alcuna terapia e si risolvono da sole. Altre cardiopatie non si mostrano per mesi o addirittura per anni. Per altre è invece fondamentale la tempestività nella diagnosi e nella cura: il ché significa provvedere ad un intervento chirurgico quando il bimbo è ancora neonato. Altre ancora, infine, richiedono che passi un po’ di tempo – qualche settimana o qualche mese – prima di operare. Generalmente comunque la prassi vuole che si intervenga entro il quarto-sesto anno di vita, per consentire al bambino un pieno inserimento nella vita di tutti i giorni.

 

In presenza di dubbi di sorta è bene rivolgersi ad un cardiologo pediatrico o meglio ancora ad un centro specializzato. La nostra farmacia, in questo senso, intrattiene da tempo una collaborazione con l’ospedale Santobono, punto di riferimento pediatrico della Campania e di tutto il Mezzogiorno, cui fornisce preparazioni galeniche impiegate nelle cure dei suoi piccoli pazienti.

 

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