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Nurofen carente in farmacia? In soccorso dei bambini arriva il preparato galenico

Nurofen carente in farmacia? In soccorso dei bambini arriva il preparato galenico

Per i genitori di figli piccoli non è una novità: il Nurofen non si trova in commercio. La carenza sul mercato dello sciroppo a base di ibuprofene non è però da ricondurre ad una cessazione della sua disponibilità o a problematiche inerenti la salute pubblica, ma solo ad una situazione temporanea legata al fatto che la ditta produttrice non riesce a soddisfare la domanda. Ciò non significa – in particolar modo con la stagione influenzale che incombe – doversi rassegnare all’idea di rinunciare ad uno sciroppo analogo, basato sullo stesso principio attivo, che abbia dosaggio, efficacia, quantità e sapore identici. Com’è possibile ottenere questo risultato? Grazie alla farmacia galenica.

 

Il preparato galenico a base di ibuprofene

 

Tra le caratteristiche del preparato galenico rimaste uguali all’originale abbiamo menzionato anche il sapore. Nel caso del Nurofen il farmacista tenterà infatti con ogni probabilità di accostare il preparato galenico al sapore del medicinale industriale, ovvero arancia o fragola. Può però capitare che un bambino non gradisca questi due gusti: cosa si può fare in questi casi? La risposta è semplice: il farmacista, all’atto di allestire il preparato, ha la possibilità di optare per dei gusti alternativi (ad esempio cola o limone) cercando così di venire incontro ai desideri del bambino.

 

Una differenza tra il Nurofen sciroppo e l’ibuprofene sospensione orale è la scadenza: quella del farmaco commerciale dura per due anni, quelli del preparato galenico è inferiore (3-6 mesi). A patto che abbia dosaggio e volume uguale o inferiore a quello del Nurofen sciroppo per bambini, il preparato può essere dispensato dal farmacista senza necessità di esibire ricetta medica (proprio come accade per il medicinale commerciale), così come stabilito dalla Tabella 4 della Farmacopea Italiana.

 

Per quanto riguarda il meccanismo d’azione dell’ibuprofene, vede il principio attivo in grado di inibire le ciclossigenasi, diminuendo la sintesi di prostaglandine ad attività infiammatoria, e facendo in modo di favorire al contrario la produzione di lipossine, molecole dotate di attività inibitoria rispetto al richiamo e all’adesione leucocitaria. Viene velocemente assorbito dalla mucosa gastro-intestinale in particolare quando, a stomaco vuoto, raggiunge prontamente le massime concentrazioni plasmatiche e si distribuisce, legato alle proteine plasmatiche, ai tessuti coinvolti nel processo flogistico. All’azione antinfiammatoria si aggiungono poi quelle antalgica e antipiretica, senza dimenticare il rapporto sicurezza-efficacia molto elevato rispetto ad altri farmaci simili. Insomma: perché lasciare i nostri bambini senza difesa dinanzi ai virus influenzali?

 

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