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Scuola al via: i consigli per una ripartenza sicura

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Scuola al via: i consigli per una ripartenza sicura

Ricomincia la scuola in presenza. E l’obiettivo dichiarato del governo è evitare un ritorno generalizzato alla Dad. Con la diffusione della variante Delta, però, è comprensibile che i genitori siano preoccupati di far tornare in classe i propri bambini. Quanto sta accadendo nei Paesi che hanno ripreso le lezioni, in particolare Stati Uniti e Israele, rappresenta infatti un campanello d’allarme da non sottovalutare. Con il ritorno tra i banchi, i contagi hanno ripreso a salire, colpendo in particolare i bambini, ovvero la fascia meno protetta poiché non immunizzata con il vaccino. Ad aggiungere ulteriore preoccupazione, il fatto che da quest’anno, vista l’impossibilità di garantire aule ed insegnanti a sufficienza, è stata eliminata la regola del metro di distanza tra le rime buccali degli alunni. Insomma, i motivi per stare in tensione non mancano: come comportarsi?

Sicurezza e igiene: i consigli per il ritorno in classe

Per quanto nelle classi vaccinate sia prevista la possibilità di stare in aula senza mascherina, il consiglio è quello di far indossare al bambino la mascherina in ogni caso. La possibilità di essere contagiati nonostante il vaccino, sebbene ridotta, esiste. Meglio dunque sempre prevenire che curare. Se si utilizza la mascherina chirurgica, bisogna ricordare che questa perde parte della sua efficacia nella protezione dopo un periodo di 4 ore. Nel caso, dunque, meglio tenerne una all’interno dello zaino per indossarla un po’ prima della campanella. Una soluzione più comoda prevede di affidarsi alle mascherine FFP2, la cui durata è compresa tra le 6 e le 8 ore.

Mascherine a parte, non dimentichiamo che oltre al contagio che avviene tramite le vie aeree (quello più comune) esiste anche quello che si verifica per mezzo di oggetti contaminati. Che si tratti di una penna o di un libro prestato al compagno, la possibilità che goccioline di virus si depositino sugli oggetti non può essere esclusa. Meglio dunque premunirsi di gel igienizzante e utilizzarlo per detergere adeguatamente le mani se si è entrati a contatto con qualche elemento toccato da altri compagni di scuola. Fondamentale ricordarsi di farlo prima di mangiare il panino della ricreazione, per evitare di portare il virus alla bocca.

A proposito di ricreazione: da sempre il Comitato Tecnico Scientifico suggerisce di svolgerla all’aperto, magari nel cortile della scuola, così da evitare che i ragazzi, tutti sprovvisti di mascherina poiché intenti a mangiare, finiscano per contagiarsi mentre socializzano nei minuti di stacco tra una lezione e l’altra. Si tratta di un’indicazione corretta, che i genitori potrebbero caldeggiare con gli insegnanti qualora non fosse applicata. L’areazione dei locali è una delle poche armi che possiamo giocare per evitare lo sviluppo di focolai in un luogo affollato. Ciò significa che anche in classe, durante le lezioni, è importante tenere sempre le finestre aperte per favorire il ricambio dell’aria ed evitare il ristagno delle goccioline di virus nell’aula. La raccomandazione del Cts è di tenerle aperte anche d’inverno in presenza di condizioni meteo avverse. Già immaginiamo le lamentele dei genitori per l’eventuale rischio raffreddore del proprio figlio. Il nostro pensiero è il seguente: meglio un maglione o un cappotto più pesante, anziché il Covid!

 

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