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Tampone prima del vaccino anti-Covid: è utile farlo?

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Tampone prima del vaccino anti-Covid: è utile farlo?

“Devo fare il vaccino: ha senso fare prima un tampone?”. Questa la domanda che tanti si pongono prima dell’appuntamento col vaccino anti-Covid, che si tratti di prima, seconda o terza dose.

 

Un quesito che origina probabilmente dalla prassi, legata alla vaccinazione antinfluenzale, che porta il medico a rinviare la puntura in presenza di raffreddore o febbre del soggetto da vaccinare. Il motivo di tale scelta è da ritrovarsi nel meccanismo di funzionamento stesso dei vaccini, che “per lavoro” stressano il nostro sistema immunitario. Ecco perché, se il nostro organismo è impegnato a combattere un’infezione, si sceglie di non sovraccaricarlo ulteriormente.

 

Fatta questa premessa, però, la domanda resta: ha senso fare un tampone prima del vaccino anti-Covid? La risposta è no. La motivazione di natura “logica” è la seguente: come abbiamo più volte ricordato anche su queste pagine, eseguire un test – molecolare o antigenico che sia – equivale a scattare un’istantanea del proprio status, non ad avere una certezza su ciò a cui andremo incontro nel futuro immediato. Per essere ancora più chiari: è possibile che risultiamo negativi al tampone, ma nulla impedisce di contagiarci mentre usciamo dalla farmacia (facciamo pure gli scongiuri!). Né si può escludere che abbiamo già incontrato il virus ma che esso sia ancora in fase di “incubazione” e per questo non venga rilevato dal tampone.

 

E se siamo positivi senza saperlo al momento del vaccino?

 

Se è ovvio che sapendo di essere positivi al Covid-19 non è possibile vaccinarsi, meno lo è ciò che accade quando ci si vaccina senza avere la consapevolezza di essere stati contagiati. Secondo il professor Massimo Andreoni, primario di Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma, al netto di informazioni ufficiali sulla suddetta eventualità, non ci sono controindicazioni tali da destare preoccupazioni. In alcuni casi, ha spiegato l’esperto, sintomi comuni e non gravi, quali febbre e dolori muscolari, sono risultati potenziati dal “mix” vaccino più infezione. Al contrario non sarebbero state riportate evidenze di eventi trombotici rarissimi e severi.

 

E il sierologico prima del vaccino serve?

 

Altro quesito ricorrente è quello riguardante l’opportunità o meno di effettuare un test sierologico prima del vaccino. In questo caso sono le FAQ del governo a diradare i dubbi, spiegando una volta di più come avere anticorpi alti non significhi necessariamente avere un’adeguata protezione contro il virus. Prova ne sia che anche le persone precedentemente infettate sono invitate ugualmente a vaccinarsi nonostante abbiano sviluppato anticorpi in quanto esposti al contagio.

 

Per riassumere, dunque, fare un tampone è indicato sempre e comunque in presenza di sintomi sospetti. Prima del vaccino è inutile sottoporsi a tampone o a test sierologico. E anche nel caso in cui si scopra di essere positivi subito dopo aver fatto il vaccino non c’è da preoccuparsi. Insomma, vaccinatevi!

 

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